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Feedback. Non è quello che non sappiamo che può metterci in difficoltà, quanto quello che crediamo di sapere.


 

Feedback

Non è quello che non sappiamo che può metterci in difficoltà, quanto quello che crediamo di sapere.

Questo cosa significa? Che è importante, direi fondamentale avere un punto di vista esterno.

Un punto di vista che non deve necessariamente essere quello di un professionista, di un consulente esterno; molto spesso ci si può affidare al mondo che ci circonda, a chi ci conosce da tempo ma anche a chi può darci una “prima impressione”, le conoscenze personali e professionali; la “media” delle opinioni di questi contatti possono darci una visione ampia e variegata di quello che il Mondo pensa di noi, di come il Mondo ci vede.

Il Mondo ci sta restituendo un Feedback? Cos’è un Feedback?

La traduzione letterale delle parole feed e back, rispettivamente “nutrire” e “indietro”, ci danno la migliore definizione di Feedback; infatti, il feedback non è una semplice retroazione, critica (sia essa positiva che negativa) o commento, feedback è una cultura, è un modo diverso di vivere i rapporti interpersonali in azienda e fuori, feedback è “nutrimento” che, da una parte, va saputo cucinare e dall’altra digerire.

A volte siamo convinti di aver preparato la ricetta nel miglior modo possibile ed invece risulta indigesta, ecco perché dobbiamo, con umiltà e costanza, apprendere i modi migliori per offrire e ricevere feedback in modo che risultino utili ad entrambe le parti. Un antico proverbio arabo cita: “la natura della pioggia è sempre la stessa, ma fa crescere sia l’erbaccia che le rose”. Occorre quindi impegnarsi al fine di gestire i feedback in modo che facciano crescere rose.

Gestirli nella maniera corretta perché se un commento indirizzato e comunicato direttamente alla persona destinataria è feedback, quando lo stesso viene invece riferito ad un terzo diventa pettegolezzo, si trasforma in “voce di corridoio”, intossica i rapporti interpersonali, fa crescere erbacce!

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