La mia situazione è differente da tutte le altre.
Confrontando varie esperienze si giunge facilmente alla
conclusione che questo non è vero, i punti di contatto tra le varie aziende
sono molti di più di quanto sia le differenze, ad esempio una ricerca sulla
cultura organizzativa eseguita dal Barrett Values Center ha evidenziato che
confrontando la cultura desiderata con quella esistente all’interno
dell’azienda le sfide e le problematiche principali sono sempre le stesse.
Posti davanti ad una lista di valori positivi e negativi la
gran parte di manager e dipendenti indicano presenti nella loro azienda i
medesimi valori negativi. Burocrazia, gerarchia, controllo eccessivo, focus sul
breve termine, mentalità a compartimenti stagni, il biasimo e l’accumulo
d’informazioni, sono valori sempre presenti nelle prime 10 posizioni lasciando poco
spazio ai valori positivi.
Questi elementi culturali negativi generano un crescente
livello di entropia indicando con tale termine la quantità di energia sprecata
anziché usata per raggiunger egli obiettivi aziendali.
Se un livello di entropia tra 0 e 10% può essere considerato
fisiologico e indicativo di un’azienda sana, livelli oltre il 40% indicano una
situazione critica che richiede grandi sforzi riorganizzativi con modifica del
mindset delle persone a tutti i livelli. Il livello medio delle aziende dell’Europa
Meridionale è del 31%.
Il peso di questi valori negativi percepiti in azienda influenza
in maniera assai pesante la performance organizzativa e la capacità di innovare
e cambiare.
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